Il governo comunista locale continua a vessare i cristiani, spingendoli a seguire le vecchie religioni ancestrali. Quanti si rifiutano di rinnegare il cristianesimo vengono privati degli aiuti economici. Le famiglie preferiscono sopportare gli stenti e si dicono “orgogliose” di essere cattoliche.
Hanoi (AsiaNews) – La provincia di Son La, una zona montagnosa nell’estremo nord-ovest del Vietnam, ai confini con il Laos, è teatro di una violenta campagna del governo comunista locale che vuole eliminare la presenza dei cristiani. La persecuzione religiosa nell’area è superiore a qualsiasi altra località nel Paese. Le autorità, un tempo ispirate al marxismo-leninismo, ora cercano di combattere i cristiani spingendoli a ritornare agli antichi riti pagani. In tal caso, gli “stregoni” sono le stesse autorità del Partito, che vengono così a dominare la vita spirituale dei montagnards.
Il villaggio di Song Mon, nel distretto rurale di Mai Son – 40 km dalla città di Son La – è un esempio della campagna anti-cristiana voluta dalle autorità: essi intimano agli abitanti di etnia H’mong di rinnegare la fede in Cristo, spingendoli verso riti e tradizioni pagane. I loro progetti si scontrano, però, con la resistenza tenace dei cattolici, disposti a rinunciare agli aiuti governativi pur di non rinnegare la loro fede in Dio. Abbracciato il cattolicesimo, essi hanno potuto intraprendere una vita più moderna e dignitosa all’interno della tradizione vietnamita.
In un altro villaggio, su 24 famiglie due – le più povere – hanno deciso di resistere alle vessazioni del governo. I funzionari del partito le hanno private dei sussidi economici, hanno ristretto la libertà di movimento, non possono ricevere visite senza il controllo della polizia e vengono emarginate dagli altri abitanti del villaggio. I membri delle due famiglie, però, non si lamentano degli stenti e delle sofferenze patite e rivendicano con orgoglio “di essere cattolici”; ribadiscono che la fede è “una buona cosa” e non esistono motivi “per i quali bisogna abbandonarla”.
Nella provincia di Son La vi sono poco più di 6000 cattolici, su un totale di 1.153.000 abitanti; la diocesi fu istituita nel 1659. In Vietnam i cattolici battezzati sono tra i sei e i sette milioni su oltre 84 milioni di abitanti. La religione più diffusa è il buddismo, con il 49,5% di fedeli; il 20,5% si professa ateo.
Hanoi (AsiaNews) – La provincia di Son La, una zona montagnosa nell’estremo nord-ovest del Vietnam, ai confini con il Laos, è teatro di una violenta campagna del governo comunista locale che vuole eliminare la presenza dei cristiani. La persecuzione religiosa nell’area è superiore a qualsiasi altra località nel Paese. Le autorità, un tempo ispirate al marxismo-leninismo, ora cercano di combattere i cristiani spingendoli a ritornare agli antichi riti pagani. In tal caso, gli “stregoni” sono le stesse autorità del Partito, che vengono così a dominare la vita spirituale dei montagnards.
Il villaggio di Song Mon, nel distretto rurale di Mai Son – 40 km dalla città di Son La – è un esempio della campagna anti-cristiana voluta dalle autorità: essi intimano agli abitanti di etnia H’mong di rinnegare la fede in Cristo, spingendoli verso riti e tradizioni pagane. I loro progetti si scontrano, però, con la resistenza tenace dei cattolici, disposti a rinunciare agli aiuti governativi pur di non rinnegare la loro fede in Dio. Abbracciato il cattolicesimo, essi hanno potuto intraprendere una vita più moderna e dignitosa all’interno della tradizione vietnamita.
In un altro villaggio, su 24 famiglie due – le più povere – hanno deciso di resistere alle vessazioni del governo. I funzionari del partito le hanno private dei sussidi economici, hanno ristretto la libertà di movimento, non possono ricevere visite senza il controllo della polizia e vengono emarginate dagli altri abitanti del villaggio. I membri delle due famiglie, però, non si lamentano degli stenti e delle sofferenze patite e rivendicano con orgoglio “di essere cattolici”; ribadiscono che la fede è “una buona cosa” e non esistono motivi “per i quali bisogna abbandonarla”.
Nella provincia di Son La vi sono poco più di 6000 cattolici, su un totale di 1.153.000 abitanti; la diocesi fu istituita nel 1659. In Vietnam i cattolici battezzati sono tra i sei e i sette milioni su oltre 84 milioni di abitanti. La religione più diffusa è il buddismo, con il 49,5% di fedeli; il 20,5% si professa ateo.