Visita a sorpresa di esponenti governativi all’arcivescovo di Hanoi

di J.B. An Dang

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11346&size=Il gesto è visto come un tentativo di abbassare la tensione creata dalle manifestazione dei cattolici in appoggio alla richiesta dell’arcivescovo di avere restituito il complesso della ex delegazione apostolica, anche se la vicepresidente del Comitato popolare fa sapere di non aver ritirato le accuse che ha rivolto a mons. Ngo.

Hanoi (AsiaNews) – Visita a sorpresa, ieri, di una delegazione governativa vietnamita all’arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngo Quang Kiet. Il gruppo era guidato dal vicepresidente del Comitato popolare della capitale, Ngo Thi Thanh Hang, la quale ha detto che la ragione della visita erano gli auguri per il prossimo capodanno lunare (il Tet).

La visita viene considerata un gesto del governo per abbassare la tensione provocata dalle pacifiche manifestazioni dei cattolici ormai dal 18 dicembre in sostegno della richiesta di restituzione avanzata dalla diocesi dell’edificio che un tempo ospitava la delegazione apostolica, requisito dalle autorità pubbliche ed attualmente usato anche come ristorante, mentre il giardino serve da parcheggio per i funzionari statali.

L’esponente governativa ha fatto sapere di non essersi scusata e di non aver ritirato l’accusa che ha rivolto il 14 gennaio all’arcivescovo di “usare la libertà di religione per provocare proteste contro il governo” e di “danneggiare i rapporti tra Vietnam e Vaticano”.

Fonti dell’arcivescovato hanno sostenuto che durante l’incontro la questione della proprietà dell’edificio della ex delegazione apostolica non è stata discussa. Dal canto loro le autorità hanno diffuso una dichiarazione nella quale si riconosce “il contributo offerto dall’arcivescovo Joseph Ngo e dalla comunità cattolica per la causa comune di una società di pace, uguaglianza, progresso e sviluppo”. La dichiarazione echeggia il linguaggio di analoghe prese di posizione fatte in passato dalle autorità comuniste e appare in contrasto con i toni minacciosi usati dai rappresentanti governativi nei giorni scorsi.