La cerimonia al Vicariato di Roma. Il porporato ha trascorso 13 anni in prigione, facendosi testimone di fede, speranza e santità per cattolici e non cattolici. La preghiera di un non cristiano, suo ex compagno di prigionia.

Ho Chi Min City (AsiaNews) – Nell’aula della conciliazione del Vicariato di Roma si apre oggi la causa di beatificazione del cardinale Francis Xavier Nguyen Van Thuan. I cattolici in Vietnam e nel mondo hanno accolto con gioia tale notizia.

In Vietnam c’è profonda ammirazione verso di lui, considerato un esempio di forza e grande umiltà per cattolici e non cattolici. Il cardinale Van Thuan è stato testimone di fede, speranza e santità per tutti.

Il signor Hai, un suo compagno di prigione, scriveva così in una lettera al cardinale: “Caro fratello Thuan, vi ho promesso che andrò dalla Signora di La Vang a pregare per voi. In questi anni ogni domenica, quando non pioveva, sono andato in bicicletta fino al santuario della Madonna, perché qui la chiesa è crollata durante la guerra. Ho detto per te questa preghiera ‘Cara Madre Maria, non sono cattolico e non conosco nessuna preghiera. Ma ho promesso a fratello Thuan di pregarti, così sono venuto qui per chiedere a te Madre Maria, che conosci questo mio fratello, di aiutarlo se ha bisogno di qualcosa’”.

Il card. Van Thuan è stato vescovo di Nha Trang, prima di essere nominato ausiliare di Ho Chi Min City (Saigon). Pochi mesi dopo la presa del sud e l’indipendenza del Vietnam, è stato arrestato sotto il regime comunista. Il porporato ha trascorso 13 anni in carcere – dal 1975 al 1988, 9 dei quali in assoluto isolamento – senza essere stato processato. Nel 1991 fu costretto a lasciare il Paese, e venne accolto nella Curia romana da Giovanni Paolo II. È stato presidente del Pontificio consiglio “Giustizia e Pace” dal 1998 al 2002, anno in cui si è spento all’età di 74 anni.